“Noi tutti, nel corso della vita, siamo messi a confronto con problemi, interrogativi e insoddisfazioni, siamo esposti a sofferenze in varie forme. Tuttavia questa situazione non è inesorabile, possiamo, se lo vogliamo, lavorare su noi stessi, sulla nostra situazione per raggiungere uno stato di maggiore libertà e benessere.”
Lama Denys Rinpoche
LA PRIMA NOBILE REALTA’: IL MALESSERE
Il punto di partenza preso in considerazione dal Buddha è che noi siamo abitualmente confrontati con varie forme di malessere, ciò costituisce la Prima Nobile Realtà.
La prima forma di malessere, che è quella più sottile e che non sembra problematica ai nostri occhi abituali, è proprio la nostra modalità cognitiva abituale ovvero come vediamo il mondo e ci relazioniamo con esso. In questa visione noi ci vediamo come degli individui, come qualcuno esistente in rapporto a qualcun altro o in rapporto a qualcosa.
Questa visione porta alla nascita del soggetto dell’esperienza e dell’oggetto della sua esperienza: è la visione ego-riferita o ego-centrata, dove noi siamo il centro della nostra esperienza, il centro dell’Universo.
Questa separazione, o questo taglio in due parti dell’esperienza che è in realtà unica è, in definitiva, l’esilio o la partenza dall’Esperienza Risvegliata. La disarmonia che ne deriva è la malattia dell’essere: la malattia del soggetto che considera sia se stesso e sia gli oggetti della sua fissazione come indipendenti. Tale visione ci fa vivere come continuamente in uno stato di mancanza.
Il Dharma insegna l’interdipendenza della vita e quindi insegna a parlare di inter-esseri. Il Dharma è la terapia dell’Essere nel senso che insegna l’illusione dell’Essere e della visione che ne deriva: insegna l’illusione della nostra visione abituale e propone un amplificazione del nostro campo cognitivo.
Quando si è qualcuno, si ha la sensazione di possedere qualcosa e contemporaneamente a ciò si ha anche la paura di perdere ciò che si possiede. Questa è la paura della perdita e della mancanza. Questa è la seconda forma di sofferenza che è il malessere che deriva dal confronto con il cambiamento, la mancanza e la frustrazione.
La terza forma di malessere è quella corrispondente al malessere grossolano, quello a cui siamo costantemente confrontati e che comprende tutte le malattie, le pene e tutti i problemi che si susseguono e si strutturano l’uno sull’altro nella nostra vita quotidiana.
L’approccio del Buddha è eminentemente realistico, esso parte dalla constatazione che esiste il malessere.
La Prima Nobile Realtà può essere considerata la diagnosi.
LE QUATTRO NOBILI REALTA’